Crescere, che Avventura! Adventure education per minori a rischio

Crescere, che Avventura! Adventure education per minori a rischio

Probabilmente è solo una lieve brezza fresca sul sudore delle loro vite. A noi restano dentro un groviglio di emozioni e sentimenti che non sarà facile dipanare.

Si è concluso il secondo anno del progetto “La Natura insegna”, che ci ha visto impegnati accanto a donne e uomini straordinari dell’Ufficio Servizi Sociali per i minorenni di Catania e dell’Istituto Penale Minorile di Acireale. Abbiamo camminato a fianco di 24 ragazzi finiti dentro il circuito penale per svariati reati, anche molto gravi. Il sentiero è stato quello del bosco e gli strumenti quelli primitivi, per trovare spazi di introspezione e di incontro quanto più istintivi e naturali possibile.Il percorso si è concluso con una due giorni nel bosco, tutti insieme, sperimentando la vita comunitaria e le tecniche primitive di sopravvivenza in natura. Per chi la “Sopravvivenza” la sperimenta quotidianamente. Sopravvivere all’adolescenza in contesti disfunzionali, dove c’è carenza o assenza di amore e di fiducia. Sopravvivere alla giungla urbana, alle dinamiche familiari e sociali mafiose, che non ti lasciano spazio per capire chi sei e poi per scegliere di esserlo. Sopravvivere alle comunità di accoglienza. Sopravvivere al carcere, senza perdersi definitivamente.

“Signora…”. “M. ti ho detto di chiamarmi Chiara”. “Signora Chiara, ma la rifacciamo questa esperienza nel rifugio, vero? Mica questa è l’ultima volta?! Sarebbe bello farla con altri ragazzi, accussì ci spieghiamo nuautri quello che abbiamo imparato!”.

E poi A., che quando ti guarda negli occhi arriva all’anima e te la scruta da cima a fondo, e ti senti disarmata e devi farti forza. “Ci rivediamo vero? Voglio continuare a fare cose insieme a voi”. Si che ci rivediamo A. Te l’ho promesso. “Ricordati quello che mi hai promesso”. Me lo ricordo. Ci rivediamo presto…

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